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Unione Operaia Escursionisti Italiani  
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15 marzo 2009
Gita al rifugio Marisa Consiglieri (1110 m.) - Triangolo Lariano


Rifugio Marisa Consiglieri m. 1110
Da Pusiano, sulla strada Lecco-Erba si devia prendendo per il Lago del Segrino e Canzo. In località S. Rocco-Mariaga, presso la sponda meridionale del Segrino si devia a destra imboccando la stretta strada che sale portandosi sull'ampia sella fra il Monte Cornizzolo e il Monte Rai. (ore 3 circa)
Ritorno: Possibilità di ritornare scendendo a Civate (in località Pozzo) lungo la Cresta sud-est (sentiero n. 11) oppure sul sentiero del Santuario di San Pietro al Monte(n. 10). (ore 2 circa)
Dislivello: per il rifugio, in salita m. 700, in discesa m. 800 (Monte Cornizzolo + 150 m)
Partenza: alle ore 7.30
Coordinatori: Gaini Lorenzo - Oberto Massimo

ITINERARIO DA SUD OVEST (Lago del Segrino)
Dal lago del Segrino, si seguono le indicazioni per "Monte Cornizzolo" e, giunti a Eupilo, dalla chiesa della frazione di Carella (m.400), si sale a piedi, in circa 45 minuti, lungo la strada carrozzabile che porta all'alpe Carella (m. 658) (da dove una sbarra indica che non è possibile proseguire in auto). Da questo punto in poco meno di due ore sarà possibile raggiungere la cima del Monte Cornizzolo passando prima dal rifugio Marisa Consiglieri che si trova poco sotto la vetta.
La salita da Carella è molto semplice: oltrepassta l'Alpe di Carella, si prosegue lungo la strada fino all'alpe Fusi (m. 950). Qui si può scegliere se continuare sulla strada asfaltata fino al Rifugio Marisa Consiglieri (m.1110) o se salire in costa alla collina e percorrere il sentiero "alto" (ocorre prestare molta attenzione perché il sentiero non è segnalato anche se facilmente visibile).
Prendendo il sentiero alto si giunge sulla cima del Cornizzolo (m. 1240) dolcemente, proseguendo invece su strada si raggiunge prima il rifugio Marisa Consiglieri (1110m.) e poi si sale bruscamente alla vetta per un dislivello di 130 metri.
Da qui si gode comunque un'ottima vista su Pianura Padana, Laghi di Pusiano, Annone, Alserio, Segrino, verso le Prealpi Lombarde, Grigne e Resegone.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Rifugio Marisa Consiglieri
Periodo di apertura: Agosto e tutti i giorni festivi nel corso dell'anno.
Numero telefonico: n.n
Custode: S.E.C. Società Escursionisti Civatesi
Proprietà:
S.E.C. Società Escursionisti Civatesi
Via Cherubino Villa - 23862 Civate (CO) - Tel. 0341-55.13.83
Cartografia:
Kompass 1:50.000 n° 91 "Lago di Como-Lago di Lugano" CNS 1:25.000 n° 1374 "Como" e 1:50.000 n° 297 "Como".

Il rifugio S.E.C. Marisa Consiglieri
Il rifugio SEC Marisa Consiglieri

Itinerario di ritorno (lungo la cresta sud est)
Dopo una meritata sosta per riprendere le forze si riparte per la discesa.
Appena superato il rifugio si scende a sinistra una scalinata in cemento che porta ad un ripianino erboso proprio sotto il rifugio: da qui (cartello indicatore) si dipartono due sentieri: uno (segnavia n. 10) riporta direttamente a Civate passando per l’abbazia di San Pietro, l’altro (segnavia n. 11) traversa in leggera discesa fino alla cresta sud del Monte Cornizolo. Prendere questo sentiero e raggiungere la cresta suddetta a quota 1050 m c.a.
Scendere lungo la cresta (molto panoramica) seguendo sempre il sentiero n. 11. A quota 880 m circa (cartello indicatore per una sorgente che si trova a breve distanza) il sentiero abbandona la cresta e si abbassa a sinistra, attraversa il Prà Spino, passa accanto ad un masso inciso con un’immagine sacra (Pater noster) e giunge in località Sason (m 605 – cartelli indicatori). Da qui il sentiero n. 11 dapprima si abbassa verso destra per evitare un salto roccioso (palestra di roccia), poi ritorna a sinistra e scende fino a raggiungere la stradina che unisce la Cascina dell’Oro alle case di Pozzo. Girando a destra si arriva a Pozzo e da qui a Civate (ore 2 dal Rifugio Consiglieri).

Difficoltà:  E escursionistica
Segnavia:  discesa n° 11
Tempo discesa:    ore 2, dislivello mt 800

Itinerario di ritorno (passando per San Pietro al Monte)
Si scende oltre il rifugio a sinistra lungo la stessa scalinata in cemento che porta ad un ripianino erboso proprio sotto il rifugio (vedi descrizione dell'itinerario precedente): da qui (cartello indicatore) si segue il segnavia n. 10 che, stando all'interno della valle dell'Oro, porta direttamente a Civate passando per l’abbazia di San Pietro.

Difficoltà:  E escursionistica
Segnavia:  discesa n° 10
Tempo discesa:    ore 2, dislivello mt 800 

SanPietro al Monte
San Pietro al Monte (clicca sulla foto per visualizzare altre immagini)

L’abbazia di San Pietro al Monte
La fondazione della chiesa si perde nella leggenda. Si narra che Adelchi, figlio del re longobardo Desiderio, fu colpito dalla cecità durante una battuta di caccia. Venne guarito da un eremita che viveva sul monte di Civate e, per questo miracolo, Desiderio avrebbe fatto costruire la chiesa, dedicata a San Pietro e a San Paolo, e un monastero di frati benedettini. C’è un’altra leggenda che fa risalire la fondazione della chiesa a Desiderio, ma in occasione di una vittoria sui saraceni. Tuttavia mancano elementi storici certi che possano suffragare un’origine della chiesa in epoca longobarda.
E’ certa invece la presenza a Civate dei benedettini nel IX secolo. Nel secolo successivo il monastero crebbe di importanza, mentre l’aspetto attuale del complesso architettonico, come la maggior parte della decorazione interna (stucchi e affreschi) viene fatta risalire agli ultimi anni del secolo XI. Quello che possiamo ammirare è dunque uno dei capolavori dell’arte italiana che precede la grande stagione romanica vera e propria (soprattutto la decorazione risente di influenze ottoniane e bizantine).
Quando arriviamo da Civate, il primo edificio che ci appare è l’oratorio di San Benedetto, dalle forme semplici ma eleganti. L’interno è spoglio, ma le pareti presentano tracce di intonaco. Probabilmente un tempo era tutto affrescato, ma oggi l’unico elemento decorato è il piccolo altare, che presenta tre lati con immagini sacre.
Appena dietro l’oratorio, la nostra attenzione è attratta dal grande scalone di pietra che sale alla chiesa. Questa ha una forma molto semplice perché presenta una pianta rettangolare con una sola navata ricoperta da una tetto sostenuto da travi a vista. Tuttavia essa presenta una particolarità abbastanza inconsueta: ha due absidi, uno dietro all’altare e uno sulla facciata. Inoltre è preceduta da un bellissimo atrio semicircolare (ricostruito nel Novecento) a due piani: quello inferiore corrisponde alla cripta, quello superiore (a cui si accede dallo scalone) alla chiesa. Accanto all’edificio della chiesa (sul lato nord) si trova un cortiletto con un edificio a due piani (il secondo è stato costruito nel 1949). Non è ciò che rimane dell’antico monastero; è difficile dire dove questo si trovasse, ma molti indizi fanno pensare che sorgesse sul lato opposto (a sud della basilica).
L’interno della chiesa è di particolare bellezza. La chiesa è aperta alla domenica dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00.

Per maggiori informazioni e per approfondimenti si segnala il sito degli Amici di San Pietro: www.amicidisanpietro.it


Ultimo aggiornamento il 9 marzo 2009

   
         
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