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1 marzo 2009
Gita a Santa Maria del Giogo m. 940 - prealpi bresciane


da San Giovanni di Polaveno m. 597
Lungo il sentiero "3V"
Ritorno: a Gardone val Trompia (m. 332), attraverso Domare.
Partenza: alle ore 7:30
Coordinatori: Frigeni Franco - Vecchi Gabriele

Scheda della gita Scheda della gita
Galleria fotografica Galleria fotografica

Santa Maria del Giogo

S. Maria del Giogo m. 940
Trattoria S. Maria del Giogo (solo ristorante) - (tel.: 030.985211)
Apertura annuale (chiusura il lunedì e il martedì)
Rifugio Alpino del Gruppo ANA di Polaveno (sul lato Sud della Chiesa)
Ristoro aperto nei fine settimana della bella stagione
Possibilità di usufruire delle camerette (molto spartane) previo accordo telefonico con l’Alpino Boventi Gianfranco tel.: 030.84260

Polaveno, metri 582 - S. Giovanni di Polaveno m. 598 – Zoadello m. 648 – Capòss m. 879 – Santa Maria del Giogo, metri 968 - Rifugio S.Maria del Giogo m. 940

Sentiero segnavia 3V per la salita, segnavia CAI 311 per la discesa.

Santa Maria del Giogo, splendida e comoda meta fuori porta da sempre luogo raggiunto da escursionisti e da turisti appassionati della montagna. È la classica gita di primavera, i salutari quattro passi che tutti possono permettersi di affrontare tranquillamente, dai gruppi familiari con bambini, ai ragazzi, alle persone su di età comprese; e questo perchè i dislivelli da superare sono minimi, i percorsi non presentano difficoltà e l'ambiente è boscoso e gradevole.
Santa Maria del Giogo è ubicata sul colmo della panoramica dorsale che si protende a sud della Punta Almana , tra la bassa val Trompia e il lago d'Iseo; nel rustico, contiguo all'antico Santuario Mariano, gli alpini di Polaveno hanno ricavato un rifugio mentre spostato verso nord, nelle vicinanze del passo, appunto del Giogo, dove pure sopraggiunge (e si ferma) la rotabile che sale da Sulzano, c'è una locanda sempre aperta e nei dintorni un roccolo con faggi secolari.
Ma Santa Maria del Giogo è altresì importante poichè è sede di tappa del "Sentiero 3 V" (Sentiero delle Tre Valli, segnavia bianco-azzurri ), dedicato alla memoria di Silvano Cinelli. Suggestiva la vista sul lago d'Iseo e sui monti della val Trompia.

Escursione, salita al passo del Giogo
(tempo totale 2h10' - dislivello in salita 350m)

L'escursione di salita al rifugio percorre una frazione del sentiero a tappe 3V (delle tre valli) caratterizzato dal segnavia bianco-azzurro.

Se si parte da S. Giovanni di Polaveno m. 597, si imbocca il sentiero 3V in direzione ovest, verso la sommità della valle di Gombio, in questo tratto il sentiero 3V percorre dapprima una comoda stradina che sale dolcemente e poi prosegue pianeggiante a lungo nel bosco e diventare una larga mulattiera. Si piaga a destra, poco prima di una casa, e si prosegue sul ripido sentierino a curve, che si abbassa in un bel castagneto, al termine del quale si piega a sinistra e subito dopo a destra al bivio, al bivio successivo si segue la mulattiera di sinistra che si percorre in direzione di Pianello m. 604. L'itinerario torna ad essere una stradina a Zoadello basso m. 648, risale dolcemente e porta alla località Zoadello Alto m. 670 circa (ore 0,40) dove si sbuca sulla strada provinciale n. 48 dei Tre Termini, che si percorre svoltando verso sinistra, per un breve tratto (chi volesse accorciare l'itinerario può partire direttamente da quì).

Si svolta quindi nuovamente a destra per un sentiero un po’ disturbato dalla vegetazione, fino a sboccare su una larga mulattiera che si imbocca girando a destra in salita. Dopo avere attraversato un gruppo di case e affrontato, sempre in salita un tornante, si piega a destra su un sentiero che sale con numerose curve (seguire attentamente la segnalazione) nella folta e bassa vegetazione, sino a sbucare su un pianoro (dal quale si diparte il sentiero che porta alla Punta dell’Orto m. 1.000).

Si prosegue in discesa sul sentiero di destra, si passa a fianco ad un rustico “licinsì”, raggiungendo poco dopo la strada Polaveno – Nistisino in località Caposs m. 879 (ore 0,40 – 1,20).

Attraversata la strada il sentiero si innalza leggermente, con bella vista verso il lago, sul versante iseano passando a destra della recnzione di un albergo (attenti alle frecce un poco nascoste) e poi si porta sulla larga cresta per un breve tratto.

Santa Maria del Giogo

Santa Maria del Giogo

Il sentiero pianeggiante attraversa poi una zona di prati tenendosi sul versante della Val Trompia, toccando la Cascina Cuna (934 m) e le case della località I Colmi (981 m); si attraversano le falde del Monte Castellino e, dopo una breve discesa, si sale alla quattrocentesca Chiesetta di S. Maria del Giogo (968 m, ore 0,50 – 2,10 totali) dalla quale si gode un ampio panorama sul lago, sul Guglielmo e sui monti della Bergamasca, fino al Monte Rosa (verso Ovest) e agli Appennini (a Sud). Scendiamo in pochi minuti alla Trattoria Santa Maria del Giogo (940 m) dalla quale, seguendo i crinale con lievi saliscendi si può arrivare al Monte Rodondone (1.143 m, 35' dal valico del Giogo).

Discesa a Gardone
(tempo totale 1h40' - dislivello in discesa 610m)

Partendo dal posto di ristoro, collocato sull'ampia sella raggiunta anche la strada che sale da Sulzano, si abbandona il sentiero 3V (che sale sul crinale in direzione della vetta del Monte Rodendone) e si imbocca, sulla destra, la stradina pianeggiante (segnavia CAI 311 bianchi e rossi) che passando alle pendici del Monte Rodendone, in breve raggiunge le cascine Pezzolo, taglia in piano sotto il prato terrazzato della "Palazzina" caratterizzata da due torrette cilindriche che sorge al limitare del bosco attorniata da aceri, faggi e castagni e quindi, dopo alcune lievi tratti in discesa, raggiunge la Cucca (metri 875).

Si continua, senza mai deviare alle diramazioni che si staccano a destra e sinistra (indicazioni sempre ben presenti), tenendosi sul versante meridionale della Colma di Domare, lungo la larga mulattiera che, aggirando verso Est la dorsale del monte, si inoltra alta, con moderata pendenza, nella Valle di Gombio e si giunge a Domare (metri 804) verde località a balcone sulla valle con un paio di vecchie cascine, accostate e un'antica chiesetta (privata) rivolte a mezzogiorno. Tutt'attorno ampi prati circondati da vecchi castagneti, spettacolari sul finire della stagione quando le foglie si tingono dei caldi colori dell’autunno.

Lasciata sulla destra la bella Cascina Paule attorniata da un ampio prato, la mulattiera ci porta al Santel de Pusole, detto "Santellone", oltre il quale la pendenza si accentua. Si continua a camminare in discesa sull'antica mulattiera caratterizzata per lunghi tratti da un'irregolare gradinata centrale, messa in opera per agevolare l'ascesa del ripido tracciato (un poco dissestato) noto come la "Rata del Santel".
Dopo un altro tratto ripido si raggiungono l'asfalto e le prime case di Gardone addossate a fianco del monte, si continua nel bosco in forte pendenza lungo la via Santa Maria fino a sboccare a destra in via Diaz all'imbocco della Valle di Gardone, nei pressi degli edifiici scolastici (quattro curiose palazzine di forma circolare che ospitano le scuole medie ed elementari).

Siamo arrivati a Gardone Val Trompia, … qui finisce la nostra gita.
(Da via Diaz svoltiamo a destra in via Convento che percorriamo fino a raggiungere l'antico Convento che ora ospita la Comunità Montana e il Cimitero. L'autobus ci attende dietro al cimitero, in via Roma).


Ultimo aggiornamento il 2 gennaio 2009

   
         
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